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Viaggiare con il corpo e con la mente…

Viaggiare con il corpo e con la mente…
  • 25 Giugno 2020
  • By admin
  • sabrina galeotti, Wedding

Quanto è forte l’emozione che si prova quando si entra in un’agenzia di viaggi e finalmente, dopo aver sfogliato decine di cataloghi, si prenota quel viaggio che tanto abbiamo sospirato? Ci inizia a battere il cuore. Parte il conto alla rovescia fino a quella fatidica data quando si metterà piede su un aereo o un treno che ci porterà verso il posto dei nostri sogni.
E allora in quel momento sarà un susseguirsi di eventi e di situazioni che creeranno i nostri ricordi che però non saranno solo fotografie che archivieremo sui nostri dispositivi ma saranno anche tutte quelle sensazioni che avremo provato e che andranno ad arricchirci.
Infatti un viaggio verso qualsiasi destinazione si scelga è un viaggio per il nostro corpo e per la nostra anima. Così, come si rilassa il nostro corpo, anche le nostre emozioni allontanandosi dai luoghi che abitualmente viviamo si distendono e riescono a cogliere le sfumature che la routine ci nasconde a causa dei ritmi a cui siamo sottoposti. Un viaggio acquistato in un’agenzia può diventare un viaggio emozionale che ci arricchirà molto più di quanto si possa immaginare.

Ciò che non pensiamo, però, è che un “viaggio emozionale” può essere fatto anche senza allontanarci da casa, può essere vissuto durante un giorno ordinario o semplicemente durante un evento che ci coinvolge.
A qualcuno di noi infatti non basta festeggiare e divertirsi per rendere straordinario un proprio momento. Si cerca qualcosa di diverso e di introspettivo che possa rendere unica la nostra “Festa”.

Ne parliamo con Paola Lubrani, Counselor, una grande amica ma soprattutto una professionista che ama mettersi al servizio del prossimo per ricercare il benessere fisico e mentale dentro ciascuno di noi.

“Come definiresti un – viaggio emozionale – ?”

– L’idea del viaggio, come hai detto all’inizio, mi fa pensare di se per se alle emozioni diverse che si alternano. L’ansia, magari per la meta sconosciuta, la paura, anche solo di perdere solo l’aereo o il treno o che si rompa l’auto; la felicità e l’eccitazione al tempo stesso, spesso anche per gli stessi motivi. L’emozione è di se per se rapida, veloce, risponde ad uno stimolo che ci porta ad agire, a muoverci appunto.
Se penso ad un viaggio emozionale, mi viene in mente un viaggio all’interno, a contatto con le nostre emozioni, in ascolto. Per fare questo è necessario aver voglia di mettersi in gioco, imparare da fermi a viaggiare con la fantasia verso luoghi sconosciuti, che sono dentro di noi. Immaginiamo di essere in un grande castello con tante stanze ma non le conosciamo proprio tutte, e se esplorassimo?
Se ci pensi è meraviglioso, partire alla scoperta di se. Proprio come quando si parte per un viaggio ognuno vive il “suo” in maniera unica, lasciando da parte piccole o grandi comodità, quelle che chiamiamo “zone di comfort”, nella consapevolezza che questo aprirà infinite possibilità e, come da ogni viaggio, torneremo con nuove consapevolezze e sicuramente cambiati. –

“Perché le persone hanno bisogno di provare queste emozioni al giorno d’oggi?”

– Tutti proviamo emozioni, sempre, a volte abbiamo solo bisogno di aiuto nel riconoscerle, risvegliare la nostra intelligenza emotiva, in breve, la capacità di riconoscere, gestire in modo consapevole le proprie emozioni e relazionarci con le emozioni degli altri. Questo è più che mai, un momento delicato, in cui siamo costretti, nostro malgrado, a confrontarci con noi stessi, i nostri spazi e anche le nostre emozioni. Stiamo convivendo ormai da qualche mese con qualcosa che non riusciamo a gestire e questo ci provoca ansia nei confronti di un nemico sconosciuto. Si può fare molto, cominciando da esercizi di consapevolezza che ci aiutino a tornare in contatto con noi stessi, a togliere il pilota automatico che ci fa portare avanti comportamenti ed abitudini senza spesso accorgercene. Prendere consapevolezza ci mette nella condizione ottimale per accogliere il cambiamento e decidere, per rimanere in tema di viaggio, di prendere in mano il timone e scegliere la rotta. –

“Come si può integrare una parte emozionale all’interno di una festa o di un evento?”

– Le emozioni sono già integrate negli eventi. Le feste, gli eventi contengono elementi che provocano emozioni, che spesso ognuno vive dentro di se, in silenzio, in modo più o meno discreto.
Si può integrare una gestione emozionale alla gestione di un evento, con un’attenzione a ciò che emerge come parte integrante dell’evento stesso. Abbiamo detto prima che l’emozione è veloce, risponde ad uno stimolo. Sarebbe bello cogliere l’emozione, accorgersi di cosa si sta provando, darle un nome. Ogni volta che diamo il nome ad un’emozione, e qualcuno ci aiuta a descriverla, riusciamo a darle corpo e forma, l’emozione diventa tangibile, qualcosa che posso visualizzare e collocare e questo mi aiuta a renderla in qualche modo più familiare ed anche l’eventuale sensazione di disagio appare meno significativa. Quando proviamo un’emozione si innescano una serie di reazioni a livello fisico che possiamo imparare a riconoscere, ad esempio il battito cardiaco cambia; quando provo un’emozione forte, a volte i nostri sensi sono più ricettivi, ci sorprendiamo a far caso al profumo della persona accanto che magari non avevamo notato prima. Ci capita di accorgerci di colori, suoni a cui prima non avevamo fatto caso. Sarebbe bello assaporare in maniera consapevole tutto ciò durante una festa, il ricordo che ne conserveremo sarà unico. –

Da qui quindi possiamo meglio comprendere quante sensazioni possa racchiudere ogni momento della nostra vita, con quanta intensità dovremmo vivere ogni momento e soprattutto dare un valore aggiunto alle situazioni “speciali” affinché ci diano la forza, il coraggio e la voglia di andare avanti ogni giorno ricaricandoci ed infondendoci quelle energie che sono vitali per il nostro corpo e il nostro spirito.

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Professionista del mondo travel mi sono specializzata nel turismo ricettivo passando attraverso clientela Sud-Americana per arrivare ad occuparmi di viaggi esclusivi di clienti provenienti dagli Emirati Arabi che volavano in elicottero privato da Napoli a Capri. Un lungo percorso nel mondo dei Tour Operator che mi ha portata ad organizzare Meeting e Congressi per multinazionali italiane ed estere.
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